TENDINOPATIA DELL’ACHILLEO
Il tendine d’Achille rappresenta una delle maggiori problematiche per molti runners.
Malgrado ci siano molti fattori intrinseci alla base della patologia (età, precedenti infortuni, genetica, ecc..) l’insorgenza di questa malattia è spesso riconducibile ad una scorretta gestione dei carichi di lavoro (intensità, frequenza, durata, tipologia di allenamento) più che ad uno scarso utilizzo dello stretching. Negli sport come il running è fondamentale dare tempo al corpo di ADATTARSI agli stress meccanici.
Il tendine d’Achille è una sorta di molla: la patologia quando insorge nei soggetti adulti non è più una semplice infiammazione in quanto avviene una vera e propria trasformazione del tessuto tendineo con una conseguente diminuzione delle proprietà elastiche del tendine. A seguito di ciò le sue funzioni di assorbimento dell’impatto al suolo e di rilascio dell’energia accumulata nella fase di spinta propulsiva divengono più difficoltose. Per questo motivo LUNGHI PERIODI DI RIPOSO SONO INUTILI per risolvere questa problematica: il tendine necessita del giusto carico per tornare come prima!
COSA FARE
Il trattamento fisioterapico in fase acuta consisterà nel ridurre lo stress meccanico sul tessuto tendineo mediante opportune correzioni e successivamente l’atleta dovrà seguire un opportuno programma di esercizi per riportare forza, potenza ed elasticità alla normalità. Il tutto senza mai interrompere completamente l’attività fisica.